6 Quali sono le conseguenze del decesso di un coniuge?
I diritti del coniuge superstite sono tutelati in parte dalla disciplina sulla divisione del patrimonio in caso di scioglimento del matrimonio (secondo i principi citati ai punti 2.1 e 5.1) e in parte dal diritto successorio. Ai sensi del codice ereditario (ÄB) 3:1, il coniuge superstite eredita prima dei figli in comune o di altri eredi. In tal caso non sussiste una vera e propria divisione del patrimonio, in quanto al coniuge superstite spettano, ai sensi della legge relativa ai diritti patrimoniali tra coniugi e alla legge successoria, tutti i beni del defunto. I diritti successori dei figli in questi casi producono i propri effetti alla morte del coniuge superstite (ÄB 3:2). Tuttavia, qualora il coniuge che è morto per primo lasci dei figli non comuni (noti come figli separati), è necessario procedere a una divisione del patrimonio (qualora tali figli rinuncino ai loro diritti ai sensi di ÄB 3:1, il coniuge superstite eredita però anche la loro quota alle medesime condizioni). Il diritto dei figli “separati” consiste nella quota legale (in svedese: laglott), in base alla quale ciascun figlio ha il diritto di ricevere una stessa quota della metà del patrimonio totale.
La divisione del patrimonio è necessaria altresì nei casi in cui il coniuge defunto lasci un testamento, in quanto i diritti successori del coniuge superstite non sono tutelati in presenza di disposizioni testamentarie. Ai sensi di ÄB 3:1, paragrafo 2, è prevista una tutela di base per il coniuge superstite in presenza di figli separati, altri eredi o legatari cui spetta l'eredità. La tutela di base implica che il coniuge superstite ha sempre diritto, attingendo al patrimonio del coniuge defunto e finché questo risulta sufficiente, che consiste in na quota del patrimonio, equivalente, insieme con i beni ricevuti dal coniuge superstite alla divisione del patrimonio, al quadruplo della “somma di base” (per il 2012 pari a 176.000 SEK).